Ora Italica della Serenissima

1300 d.C. - 1797 d.C.

La Repubblica di Venezia, apprese il metodo ad Ore Italiche dai popoli orientali durante i viaggi dei veneziani lungo la “Via della Seta”.

L’ora segnata corrisponde alla ventiquattresima parte che intercorre tra un tramonto e quello successivo.

Le Ore della Serenissima per la loro praticità si diffusero durante il XIV secolo su tutta la penisola italica e l’ora ventiquattresima avveniva al tramonto,termine della giornata di luce, ricordata con il suono della campana degli edifici pubblici, e mezz’ora dopo dalla campana delle chiese per ricordare ai fedeli di recitare la preghiera dell’Ave Maria.

Chi voleva all’epoca sapere quante ore di luce aveva ancora a disposizione per poter lavorare o trascorrere la giornata sotto il sole, bastava che guardasse la meridiana, se ad esempio la meridiana segnava, tramite la punta dell’ombra dello stilo (gnomone) le ore 21, significava che mancavano ancora 3 ore al tramonto del sole.

Ora d’Oltralpe degli Asburgo

dal 1797 d.C.

La conquista della Repubblica di Venezia da parte dell’armata francese capitanata da Napoleone Buonaparte nel 1797 determinò che il 17 ottobre di quell’anno ci fosse un importante accordo tra Napoleone e l’Impero d’Austria, conosciuto come il Trattato di Campoformido . Tale accordo determinava che Grado e la sua laguna rimanessero per una quindicina d’anni sotto la giurisdizione francese per passare poi definitivamente (1815) sotto il dominio dell’Impero degli Asburgo. Da quell’anno gli austriaci imposero il loro metodo di conta delle ore, detto d’Oltralpe (di là delle Alpi), dove la ventiquattresima ora della giornata, non terminava più al tramonto del sole, ma alla mezzanotte, metodo di suddivisione del tempo tutt’ora in vigore. L’ora solare è indicata sul quadrante dall’ombra di tutto lo stilo, detto polare.